sabato 19 aprile 2008

Voto estero : i 18 eletti




View of Rome from the Viminale Hill (Matthijs Bril)



I risultati, specifica il Viminale, sono ancora "ufficiosi". Tali rimarranno, fino all'insediamento. Anche se, a Castelnuovo di Porto, alcune sezioni sono ancora, ad oggi, aperte. I commenti a caldo di vincitori e delusi ... continua

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Nelle quattro circoscrizioni in cui sono riuniti gli italiani all'estero, hanno votato il 41,66% degli aventi diritto. Il sottosegretario della Farnesina con delega agli italiani all'estero, Franco Danieli, ammette qualche "disguido" e qualche "anomalia" (peraltro subito denunciate all'autorità giudiziaria italiana), ma chiarisce che "tutto il resto è gossip, strumentalità e sentito dire".
Fino ad oggi ci sarebbero state sei segnalazioni (non denunce) presentate alla procura di Roma: due alla circoscrizione degli Usa, due in quella dell'America Latina, due in quella dell'Europa.
Una volta arrivate nel nostro paese con un ponte aereo assicurato da velivoli speciali, le schede degli italiani all'estero saranno trasferite al seggio allestito a Castelnuovo di Porto, che rispetto alle ultime elezioni vede raddoppiato da 760 a 1.200 in numero di addetti incaricati di effettuare lo scrutinio dei voti.

http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=7241

Anonimo ha detto...

Voto estero, presunti brogli: la Procura di Roma apre un fascicolo
Sarà la Procura della Repubblica di Roma ad occuparsi dei presunti ed eventuali brogli elettorali nell'ambito del voto degli italiani all'estero. Il procuratore capo Giovanni Ferrara ha aperto un fascicolo, attualmente nel registro "atti relativi": il che significa senza indagati ne' ipotesi di reato, ma per verificare eventuali irregolarità.

Il fascicolo segue un susseguirsi di eventi per cui ci sono stati, in questi giorni, alcuni esposti e notizie apparse sulla stampa. L'inchiesta riguarderà soprattutto la mancata consegna delle schede elettorali nella Ripartizione Europa e la presunta distribuzione delle stesse avvenuta a persone diverse dagli aventi diritto.

Anonimo ha detto...

ovo di Porto

Roma - Ancora nulla di fatto da Castelnuovo di Porto. Dai dati disponibili dal Ministero dell'Interno si apprende che il computo è in corso, per la Circoscrizione Estero, con una lentezza significativa. Ci sono ancora 79 sezioni aperte per il Senato Estero, e 87 per la Camera Estero.

Il percorso dei dati, da Castelnuovo al Ministero dell'Interno, è il seguente: i verbali dei seggi che hanno chiuso le operazioni di scrutinio vengono consegnati all'ufficio della Prefettura allestito per l'occasione presso il Centro Polifunzionale. Gli altri dati forniti dai seggi chiusi vengono raccolti dalla Corte d'Appello e dai messi del Comune di Roma in loco.

I dati così raccolti vengono trasferiti dai funzionari presenti del Ministero dell'Interno, e, attraverso un database, arrivano per la dovuta elaborazione al Viminale stesso.

La lentezza delle operazioni potrebbe essere data da una concomitanza di ragioni: l'enorme macchina organizzativa elettorale che è il Centro Polifunzionale, con i suoi numeri elevati in termini di mole di schede, di seggi e di persone coinvolte.

Ma altri rallentamenti potrebbero essere causati da segnalazioni pervenute e da presunte irregolarità. Ieri, nei seggi della Ripartizione Europa, in particolare per la Svizzera (Basilea, Lugano, Lucerna) sono state immediatamente segnalate schede all'occhio e al tatto differenti, con calligrafia simile, più scure, e che per la Camera portavano tutte la preferenza per Emiddio Bulla, mentre per il Senato per il suo collega di partito, l'UDC, Mauro Poggia.

Le schede in questione dovrebbero essere, secondo alcune ricostruzioni, circa 2.000. Ma arrivano anche segnalazioni di ben altri numeri.

L'Italiano riporta oggi che "ad un certo punto le forze dell’ordine hanno ammanettato uno scrutatore e lo hanno portato via". La segnalazione delle schede, messa come da regolamento a verbale, attende ora le analisi del caso, da parte della Corte d'Appello e delle istituzioni competenti.

Si apprende in queste ore che Valori e Futuro sta preparando, al merito, un esposto-querela alla Corte d’Appello e alla Procura della Repubblica di Roma.

Le schede sono state contestate perchè presentano "policromie difformi dalle altre schede regolarmente consegnate nei consolati". Questa la segnalazione di Danilo Benevelli, Candidato in Europa per il Popolo delle Libertà. "Personalmente ho assistitito allo spoglio di almeno 3-4 mila schede indicanti sempre le stesse preferenze a candidati dell'Udc e che i presidenti di seggio non hanno al momento conteggiato per le difformita' evidenti delle schede stesse. In alcuni seggi a meta' spoglio su 1.700 votanti queste schede, tutte indicanti a Camera e Senato le stesse preferenze, raggiungevano numeri da maggioranza bulgara, essendo gia' 5-600". I presidenti dei seggi coinvolti avrebbero consegnato i plichi con le schede "sospette" alla Corte d'Appello per la verifica precisa del voto contestato.

Anomalie analoghe sono state segnalate, in queste ore, anche nei seggi della Ripartizione America Meridionale. Qui non è l'UDC, ma il PDL, con molte schede che sarebbero state messe a verbale dai Presidenti di seggio stesso, in quanto apparentemente non regolari, dal colore leggermente differente e recanti tutte, con la stessa calligrafia, il nome di Esteban Caselli, capolista al Senato per il Popolo della Libertà (Pdl).

Rappresentanti di lista del Pd hanno confermato le voci sulla presunta anomalia, in seggi corrispondenti al Venezuela e all'Argentina, mentre il Pdl si è detto estraneo alla vicenda e soprattutto ad un eventuale collegamento delle stesse con le 50.000 schede su cui sta indagando la Procura di Reggio Calabria.

Fonti del coordinamento Estero di Italia dei Valori riferiscono, peraltro, che giovedì prossimo potrebbe essere presentato, da più parti, il ricorso in Corte d'Appello contro il voto estero, a causa delle irregolarità presunte riscontrate in queste ore.

Angela Gennaro/News ITALIA PRESS

Anonimo ha detto...

"Le notizie relative all'inchiesta della Dda reggina su brogli che interessano il voto all'estero di cui sarebbero protagonisti 'ndrangheta ed esponenti politici tra i quali un deputato uscente eletto nella circoscrizione estera sono gravissime". Ha affermato il Presidente della commissione nazionale antimafia Francesco Forgione. "Vuol dire che la 'ndrangheta non si occupa dei traffici internazionali di droga ma mira ad espandere le proprie attività partendo dal controllo del voto. E' necessario sapere quale livello di informazione il Ministero dell'Interno è stato in grado di garantire e quale tipo di contromisure sono state prese per arginare l'inquinamento del voto all'estero". Da sottolineare che fino a pochi giorni fa il Ministero Affari Esteri assicurava sulla regolarità del voto e il Ministero degli Interni ignorava le varie denunce di acquisto voti condotto da taluni candidati, sia in Europa sia sulla Circoscrizione Estero, e più volte apparse sulla stampa specializzata e su quotidiani nazionali come Il Giornale.
Oggi, durante la conferenza stampa di annuncio del numero dei votanti all'estero, il Vice Ministero agli Affari Esteri con delega per gli italiani all'estero ha affermato: "La legge Tremaglia va profondamente modificata perchè prevede il voto per corrispondenza". Il Vice Ministro ha così spiegato l'affermazione: "Se lo Stato consegna all'elettore una busta con la scheda elettorale poi non può mettere un carabiniere nella casa di ciascun elettore per controllare che uso questi fa della sua busta".

Maurizio Chiocchetti, Responsabile PD/Italiani nel mondo ha affermato: “Per attuare una truffa di quelle dimensioni occorre certamente avere delle forti entrature nei Consolati che hanno il compito di spedire le buste con le schede e raccogliere poi le espressioni di voto” Il responsabile PD si è augurato che in tempi stretti la Magistratura possa fare luce.
News ITALIA PRESS

Anonimo ha detto...

“Sono primo in Brasile, Uruguay, Cile e in tutta l'America latina, meno in Argentina e in Venezuela – ha dichiarato oggi all’Ansa proprio Luis Pallaro - ma curiosamente proprio qui in Argentina e in Venezuela le mie quotazioni sono precipitate”.

Proseguendo: “Il fatto è che mi arrivano notizie allarmanti da Castelnuovo di Porto, e per esempio mi e' stato riferito che in un seggio di scrutinio sono state contabilizzate 960 schede con la preferenza per Caselli, tutte apparentemente con la stessa grafia, e solo 26 per Pallaro”.

Anche in questo caso, come per il caso Udc, “E’ stata presentata una protesta formale e a quanto ne so – riferisce il senatore uscente – il presidente del seggio ha detto che avrebbe voluto annullarle, ma che non ha questo potere, per cui lo scrutinio è andato avanti”.

E ha concluso: “Adesso mi viene in mente lo scandalo denunciato dalla magistratura di Reggio Calabria sull' esistenza di 50.000 schede bianche, e constato che a fronte di un calo del voto registrato in altri paesi sudamericani, in Argentina c'e' stato un forte incremento. E va detto per completare il quadro che considero molto probabile che qui in Argentina circa la metà di quelli che ricevono le schede, poi non le votano. Penso proprio che su questo aspetto ci si debba immediatamente concentrare”.