SODDISFAZIONE DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON NAPOLITANO
28/10/2008 -
«Passiamo dalle parole ai fatti: dopo Napolitano tutti i democratici, di tutti gli schieramenti, dentro e fuori il Parlamento, devono mobilitarsi contro l' Eurotruffa». Lo sottolinea il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini, promotore del Comitato per la Democrazia, ricevuto stamani dal Capo dello Stato.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al termine dell'incontro con i rappresentanti di varie forze politiche riunite nel "Comitato per la democrazia", ha rilasciato la seguente dichiarazione:
"Ribadisco la convinzione, già espressa in precedenti occasioni, che quando si tratti di modificare regole tra le più importanti della competizione democratica quali sono quelle dei sistemi elettorali sia da ricercarsi un ampio consenso in Parlamento.
Modifiche in questo campo sono state largamente riconosciute in questi anni come opportune e mature; ed è stata riscontrata, nel recente passato, una preoccupazione condivisa circa l'esigenza di stabilire un più diretto legame tra gli eletti e i territori rappresentati, e di garantire un effettivo intervento dei cittadini-elettori nella scelta dei loro rappresentanti.
C'è da augurarsi che tali esigenze formino oggetto di adeguata attenzione nel corso della discussione parlamentare sulle norme per l'elezione dei deputati italiani al Parlamento europeo. E la massima attenzione dovrebbe essere egualmente prestata alla necessità - in particolare per la elezione del Parlamento europeo - di non comprimere il pluralismo politico in quelle che sono sue significative espressioni, pur introducendosi disposizioni volte a evitare eccessi estremi di frammentazione nella rappresentanza dell'Italia all'Assemblea di Strasburgo.
Sono convinto che la discussione in Parlamento possa essere aperta, senza rigidità, ad ogni proposta costruttiva".
"Ribadisco la convinzione, già espressa in precedenti occasioni, che quando si tratti di modificare regole tra le più importanti della competizione democratica quali sono quelle dei sistemi elettorali sia da ricercarsi un ampio consenso in Parlamento.
Modifiche in questo campo sono state largamente riconosciute in questi anni come opportune e mature; ed è stata riscontrata, nel recente passato, una preoccupazione condivisa circa l'esigenza di stabilire un più diretto legame tra gli eletti e i territori rappresentati, e di garantire un effettivo intervento dei cittadini-elettori nella scelta dei loro rappresentanti.
C'è da augurarsi che tali esigenze formino oggetto di adeguata attenzione nel corso della discussione parlamentare sulle norme per l'elezione dei deputati italiani al Parlamento europeo. E la massima attenzione dovrebbe essere egualmente prestata alla necessità - in particolare per la elezione del Parlamento europeo - di non comprimere il pluralismo politico in quelle che sono sue significative espressioni, pur introducendosi disposizioni volte a evitare eccessi estremi di frammentazione nella rappresentanza dell'Italia all'Assemblea di Strasburgo.
Sono convinto che la discussione in Parlamento possa essere aperta, senza rigidità, ad ogni proposta costruttiva".
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