martedì 4 novembre 2008

2. Saarländisches Bluesfestival – Italo Speciale

Charlotte Britz

Tra il 31.10 e il 2.11 e con il patrocinio della città di Saarbrücken, si è svolto il 2° "Saarländisches blues festival". Fautori di questa 2° manifestazione, Gisela Bahr - responsabile culturale del "Bürgercentrum Breite63" - e Bernd Dahlmanns, direttore artistico del Blues Festival, assistiti da Gioacchino Di Bernardo dell'IFS e Pino Piscitelli, responsabile "wanna blues" dell'ARCI di Imperia.
Dedicato alla scena blues italiana sotto il motto "Italo Speciale" il festival ha ospitato musicisti di Verbania, Milano e Imperia.Dopo il discorso inaugurale dell'assesore alla cultura e in presenza della Oberbürgermeisterin Charlotte Britz, la direttrice (Abteilungsleiterin) dell'Ass.to Regionale della cultura Helga Knich-Walter, e un rappresentante della Sparkasse Saarbrücken, sponsor ufficiale fino al 2011, ha aperto il festival Gioacchino Di Bernardo, Blind Joe, che ha presentato nel suo tipico programma chicago-blues, un brano inedito con parole di Gianni Celati su musica del chitarrista Bernd Dahlmanns membro, con Pascal Walter (d). e Jörk Pöck (b) della X-Point blues band. Tina Bonetto, alias Silly Mama dell'omonima blues band di Imperia, ha affascinato il pubblico nella parte centrale della serata con una serie di interpretazioni nei toni delle signore del grande blues, con formazione acustica diretta da Pino Piscitelli alla chitarra. La performance italiana è continuata l'indomani con la "Stormy blues band" di Milano che vedeva riuniti i "predicatori" del miglior blues milanese, tutti leader di band proprie: Mario Bartoli ("...La mia biografia va dai concerti di James Brown a Tim Hinkley,Mary Prud,Jessye James, Franz Di Cioccio, Radiuscon, Vic e Tolo Marton...ecc."), // Ettore Ferro ("...nel 2002 diventano la band di Sugar Blue,armonicista di punta nella scena del Chicago Blues. Nel 2006 parte per un viaggio a Chicago dove, cercando le radici del Blues, suona insieme ad autentiche leggende,quali Calvin Johnes,Aaron Burton,John Primer,Billy Branch,Maurice John Vaughan,Velvet McNair,suona con la band di Quintus McKormick in alcuni storici locali e prima di rientrare in Italia viene invitato alla festa nel ghetto, dove suona al CatFish Corner con Big Time Sarah ed entra nella grande famiglia della WestSide accolto da Mr Wallace come “l’uomo che ha dentro di se l’anima della loro gente”), // Giorgio Fassi, chitarrista e frontman, fondatore della Stormy con Mario Bartoli, " ...hanno collaborato con Bonfanti, Arthur Miles, "Joe" Valeriano, Colombo, Barreca, Alex "kid" Gariazzo,"Leadbelly" Rossi , gli Armonicisti Leonardo Triassi e "Dodo" "Harmonica Kid",Franco Limido.."), // Al basso e contrabasso Gianfranco Torta, studi negli States - L.A. Musician Accademy - pilastro del 4 corde del Biellese, // Chet Falzerano di S. Francisco, valentissimo percussionista e attento scrittore del mondo delle percussioni. Durante i tre giorni dedicati al festival si sono esibite con uguale bravura Harmonizer et JAM.

Die zweite Auflage des "Saarländischen Bluesfestivals" brachte das Temperament und Können italienischer Bands mitten hinein nach Malstatt. Zur großen Freude der Fans.

Von SZ-Mitarbeiter Stefan Uhrmacher

6 commenti:

Anonimo ha detto...

grazie per tutti questi link!

ed e stato veramente un bel festival!!!!

m

Anonimo ha detto...

Quale blind joe ? senza i drunken rats ? ma quandoooooo ? grazie lo stesso .. grande blues !!!
Cassandra Wilson

Dem ganz normalen Wahnsinn die Stirn bieten

Blind Joe & the drunken rats spielten im Riegelsberger "Elch" Blues-Klassiker und eigene Kompositionen mit frechen Tönen

Schon der Kirchenmusiker am Keyboard ist eine Show für sich. Johannes Goldbach - mit gesenktem Kopf und langen flatternden Haaren sieht er aus wie eine Zeichnung von Wilhelm Busch - flitzt und rauscht über die Tasten, dass das Ding nur so wackelt. Gioacchino di Bernardo ölt die Stimmbänder kräftig mit Biddies aus Sumatra, was seine Stimme tief und schokoladenbraun färbt. Wie anno 89, als die Band zum erstenmal beim Nauwieserfest in Saarbrücken in Aktion trat und der Wirt vom "Bleistift" einfach "Blind Joe & the drunken rats" aufs Plakat druckte, singt er in Riegelsberg mit geschlossenen Augen. Vielleicht hat der Philosoph aus San Remo auch schon zuvor, als er noch mit der Kultband Azemo durch Frankreich kurvte, blindlings aus dem Bauch heraus gesungen. "Blues House Milano" steht auf seinem T-Shirt, dort war er mit den angetörnten Ratten aus Saarbrücken. Links außen steht er jetzt im "Elch" am Mikro, in einer Reihe mit Gitarrist Fritz Leibfried, Schlagzeuger Pascal Walter, Guy Winter am Bass. Gibt seine Stimme wie ein weiteres Instrument in den Sound hinein. Sowas wie Frontposition oder Background existiert hier nicht. Die ganze Band ist Blues und die ganze Kneipe auch. Mit Arrangements von Klassikern wie Cottons "Low Down Dirty" trotzen sie den Unbillen des alten Chicago-Life, bieten in eigenen Geschichten und frechen neuen Tönen dem ganz normalen Wahnsinn die Stirn. Aus Alltag wird Ästhetik. "Rain, rain, rain" prasselt es auf Saarbrücken nieder und das "massacre of love" soll erst vor kurzem einem Bandmitglied widerfahren sein. Leibfried komponiert die langen Stücke, baut mit Blind Joe die Texte. Herrlich viel Freiraum für Improvisation ist immer da, wird diesmal in Riegelsberg temperamentvoll mit viel Lust und Laune zum überraschenden Klang und wird beim nächsten Auftritt schon wieder neu und anders sein.

- Von BEATRIX HOFFMANN -

veröffentlicht mit Genehmigung der "Saarbrücker Zeitung" vom 8. Mai 2000

bluesgirl ha detto...

Vor fast zwei Jahrzehnten brachte der Italiener Gioacchino di Bernardo den Blues nach Saarbrücken. Er fand seine „saarländische betrunkenen Ratten“. "Blind Joe and The Drunken Rats" spielten Chicago Blues und wir freuten uns über seine wunderschöne Musik. Die erste Veranstaltung des „Saarländischen Bluesfestivals in der Breite 63“ 2007 haben die „Drunken Rats“ eröffnet, Johannes Golbach verstarb, es war sein letztes Konzert. Jetzt haben wir eine neue Epoche und Gio beginnt wieder von Neuem. Er bringt die Italiener und den italienischen Blues nach Saarbrücken, sie konnten sagen, dass es überhaupt ein wundervolles Festival war. Wirklich: Blind Joe ist eine Bereicherung für unser Saarland. Tausend DANK …

Da quasi due decenni Gioacchino di Bernardo porta il BLUES a Saarbrücken. Lui ha trovato i suoi “ratti tedesci e ubriaci”. “Blind Joe and The Drunken Rats” suonano Chicago Blues e noi ci felicitiamo della sua bella musica. La prima edizione del “Saarländisches Bluesfestival in der Breite 63” (Festival del Blues in Saarland) nel 2007 e stata inaugurata dai „Drunken Rats“ e fu l’ultimo concerto di Johannes Goldbach prima del suo decesso. Adesso siamo all’inizio di un’ epoca nuova e Gio ricomincia da capo. Porta l’italiano e il Blues italiano a Saarbrücken, e si puo dire: è stato un festival assolutamente meraviglioso. Veramente: Blind Joe è un arricchimento per il nostro Saarland. Mille GRAZIE ...

Unknown ha detto...

GRANDE, GRANDE, GRANDE FESTIVAL.
QUATTRO BELLISSIMI CONCERTI, TUTTI DA GUSTARE.
LITTLE FISH

Anonimo ha detto...

....è ormai passata una settimana da quei momenti, momenti che resteranno tra i ricordi più belli delle mie esperienze musicali.
dei musicisti con cui suono, a volte...ed è il tuo caso, ricordo i soli che riesco a fare.....il mio solo è il risultato del loro sostegno, del loro sound....senza quel sound non riuscirei a esprimermi in quel modo....e credo che in "the trilli's gone" il mio solo, con te ....abbia avuto tutte queste cose....che ci sia stato un'ottimo risultato.
Come vedi abbiamo parlato in più lingue
ciao
mario harp

Anonimo ha detto...

come responsabile ufficio stampa del Pistoia Bluesin' nei lontani 1986 e 1987 mi congratulo...
lc