venerdì 20 febbraio 2009

Sanzioni, anche penali, per chi impiega immigrati illegali

Il Parlamento ha approvato formalmente la direttiva che introduce sanzioni contro i datori di lavoro che impiegano immigrati irregolari nell'UE. Tali sanzioni dovranno essere pecuniarie (inclusi i costi dell'eventuale rimpatrio), amministrative (ritiro della licenza d'esercizio o chiusura dello stabilimento) e, nei casi più gravi, penali. Gli Stati membri dovranno poi mettere a disposizione meccanismi per agevolare le denunce e garantire adeguate ispezioni sui luoghi di lavoro più a rischio.

Con 552 voti favorevoli, 105 contrari e 34 astensioni, il Parlamento ha adottato formalmente una nuova direttiva che, allo scopo di contrastare l'immigrazione illegale, vieta l'assunzione di cittadini di paesi terzi soggiornanti illegalmente e, a tal fine, stabilisce norme minime comuni relative a sanzioni applicabili ai datori di lavoro che violano tale divieto. La direttiva, che va a completare i testi legislativi sul rimpatrio e sulla "carta blu", sarà applicabile 24 mesi dopo la data di pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea.

La scorsa sessione, il Parlamento aveva approvato il maxi-emendamento di compromesso negoziato con il Consiglio dal relatore Claudio FAVA (PSE, IT), ma aveva rinviato l'adozione formale del provvedimento per lasciare il tempo al Consiglio di esaminare e approvare, come poi ha fatto, una dichiarazione comune sul subappalto che sarà ora allegata al testo della direttiva.   http://www.europarl.it/

leggi anche :  Dichiarazioni del Consiglio e della Commissione - Preoccupante situazione nei centri di permanenza temporanea per immigrati, in particolare nelle isole di Mayotte e Lampedusa   Dibattito: 3.2.2009

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