lunedì 23 maggio 2011

Aiuti allo sviluppo, l'Ue gonfia le cifre


Oltre 5 miliardi di euro di aiuti “gonfiati”. Sono quelli rendicontati dai paesi dell’Unione Europea come aiuti allo sviluppo, ma che invece si riferiscono alla cancellazione del debito e al sostegno degli studenti e dei rifugiati nei paesi donatori. Voci che non andrebbero inquadrate nella lotta alla povertà, denuncia il quinto rapporto Aidwatch presentato ieri in contemporanea in tutta Europa (qui la sintesi in italiano). Curato dalla Confederazione europea Concord, che include 1.600 ong del settore dell’emergenza e dello sviluppo, il report “Sfida all’aiuto-egoista: allenare l’aiuto europeo alla lotta contro la povertà” mette in evidenza come non solo questo proceda a rilento, ma sia anche orientato in base agli interesse dei singoli paesi.

Le cifre ufficiali per il 2010 includono 2,5 miliardi di cancellazione del debito, 1,6 miliardi per borse di studio e 1,1 per i rifugiati. Totale: 5,1 miliardi di euro di aiuti “gonfiati”, pari al 10 per cento degli aiuti complessivi. Queste categorie, spiega Aidwatch, non corrispondono a un reale trasferimento di risorse ai paesi partner e non andrebbero inserite nella voce aiuti allo sviluppo. Ma il rapporto mette in evidenza anche un altro dato: in base alle attuali tendenze, l’Europa non raggiungerà l’obiettivo dello 0,7 per cento del Pil di aiuto allo sviluppo entro il 2015 e si dovrà accontentare di un deludente 0,45 per cento.

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