martedì 4 ottobre 2011

Investire nell’economia della cultura per uscire dalla crisi

prof. Massimo Vedovelli
«Il 2012 anno del “non ritorno” e di una “reale insostenibilità finanziaria” per gli atenei italiani dopo la manovra»
Di CATERINA ROTUNNO

SIENA - L’inaugurazione di un nuovo anno accademico rappresenta per un Ateneo non solo un momento importante di riflessione e analisi dell’attività svolta, ma anche e soprattutto l’occasione per guardare al futuro a nuovi progetti e ad un’offerta formativa arricchita di sempre nuovi contenuti. Ma se il domani è incerto, se nel delineare l’attività futura il risultato è un disegno a tinte fosche, tutto diventa più difficile. Il “j’accuse” sulla preoccupante situazione in cui versano gli atenei italiani, la scuola e più in generale l’intero mondo della conoscenza, viene dall’Università per stranieri di Siena (Unistrasi), nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2011-2012, tenutasi sabato 1 ottobre presso l’aula magna dell’Ateneo. Presenti alla cerimonia le istituzioni cittadine, a partire dal sindaco di Siena, Franco Ceccuzzi, alle massime autorità militari e ai rappresentanti del mondo accademico come i rettori dell’università di Foggia e di Siena, a testimonianza del forte legame che unisce l’Ateneo alla città e al territorio della provincia e della regione. Ospite d’onore della cerimonia l’attrice americana Susan Sarandon.

Il benvenuto agli ospiti è stato dato dal Rettore, prof. Massimo Vedovelli, che ha voluto accanto a sé, per questa importante occasione, oltre ai docenti, anche i rappresentanti degli studenti e del personale tecnico-amministrativo a dimostrazione che i risultati raggiunti sono il frutto di un lavoro corale, di responsabilità distribuite, di tutti coloro che vivono e lavorano all’interno dell’Ateneo.

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