Jean-Baptiste Carpeaux, Ugolino and his sons - This statue is in New York's Met permanent exhibition. |
Di cosa è marcia questa patria trista? Scritto ad Angri, in casa di
È marcia per mancanza di vergogna.
Qui è sempre in cattedra l’imbroglio fino,
qui vince sempre il cavalier furbino,
e il perdente si gratta la sua rogna.
Qui una faccia di bronzo apre il cammino
guidando il branco al suon d’una menzogna:
scroscia l’applauso in piazza ed è una gogna
che azzittisce il modesto cittadino.
Ah, se ancora di notte lui si sogna
la fratellanza umana il poverino,
dovrà aprire gli occhi sulla sua scalogna,
muto tra furbi, tra usurai tapino.
Che patria è questa, che vita in quintessenza?
Mi sembra il Terzo Reich dell’insolenza.
Sonetti del Badalucco/ 1
Vita e pensieri dell'attore Attilio Vecchiatto, con testimonianze autentiche di Enrico De Vivo, che ha avuto l'onore di conoscerlo e ospitarlo, permettendogli un rinfrescante soggiorno napoletano di Gianni Celati
Vita e pensieri dell'attore Attilio Vecchiatto, con testimonianze autentiche di Enrico De Vivo, che ha avuto l'onore di conoscerlo e ospitarlo, permettendogli un rinfrescante soggiorno napoletano di Gianni Celati
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