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ROMA - Un anno ''straordinario'' in cui i diritti umani sono ''divenuti contagiosi'' grazie ''all'ascesa dinamica e incontrollabile dei social media''. Con gli occhi puntati sulla primavera araba le Nazioni Unite salutano con ''gioia'' le celebrazioni del 63esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, firmata il 10 dicembre del 1948, e ricordano come, nel 2011, ''la dignita' umana abbia mobilitato milioni di persone''. Nel suo messaggio, il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha ribadito che ''i diritti umani appartengono a ciascuno di noi senza eccezioni'' e ha sottolineato il ruolo chiave dei social network per le popolazioni nella ''ricerca di legittimazione per le loro aspirazioni''.
Secondo Ban Ki-moon, ''sono passati i tempi nei quali i governi dispotici potevano controllare interamente il flusso di informazioni. Oggi i governi non possono soffocare il dibattito pubblico ed eventuali critiche bloccando l'accesso a internet e ai vari social media''. Un plauso al ruolo del web e' giunto anche dall'Alto commissario dell'Onu per i diritti umani Navi Pillay, che ha salutato ''i risultati impressionanti'' in Paesi come la Tunisia e l'Egitto, ricordando anche la mobilitazione internazionale degli indignados e senza tralasciare le vittime dell' ''assalto spietato'' condotto in diverse citta' siriane e ''l'uso eccessivo della forza'' registrato al Cairo. [...]
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