venerdì 6 gennaio 2012

Totem e tabù

totem e tabu
di Rodolfo Ricci 
20 DICEMBRE 2011

Marcegaglia e Fornero, due eccellenti figure femminili che ben rappresentano l’emergenza di genere collocata al vertice della piramide, hanno congiuntamente manifestato nella giornata di ieri (19.12.'11 n.d.r) la loro avversione totale per totem e tabù.
Vi si legge, in questa esternazione dicembrina del primo anno della seconda decade del XXI secolo, l’ammonimento definitivo a quanti si attardano su ancestrali pregiudizi che finalmente debbono essere superati una volta per sempre.  Ne va dell’auspicato approdo a lidi di civiltà e di modernità che settori arretrati della tribù continuano a voler negare ed ostacolare, in un tempo in cui, viste le concomitanti congiunture, tutto è riscrivibile e da riscrivere, ivi inclusi trattati, costituzioni, statuti. Siamo d’accordo.
Anche se una attenzione e magari una rilettura del libro di Freud da cui si attinge l’accoppiata terminologica sarebbe dovuta: totem e tabù, per l’appunto, scritto nel 1913, 98 anni or sono. In particolare il terzo dei quattro saggi di cui si componeva il testo, ben si attaglia ai moderni totem e tabù, a partire dal pensiero unico ossessivo di cui sono infarciti professori e tecnici al governo del paese fino a rasentare la nevrosi e la fobia, nonché la manifesta intolleranza verso tutti i dispositivi che la storia positiva del ’900 si era data per contenere quegli istinti animali liberati invece definitivamente negli ultimi decenni e che hanno portato al tracollo sistemico.
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