lunedì 5 settembre 2011

LA MANOVRA ECONOMICA DEL GOVERNO E' INIQUA E COLPISCE I CETI PIU' DEBOLI.


dichiarazione di Rino Giuliani

Domani in tutto il paese, fatti salvi i servizi essenziali, vi sarà lo sciopero generale di 8 ore dei lavoratori di tutte le categorie. Lo ha promosso la CGIL contro la manovra finanziaria del governo che è iniqua perché colpisce e rende più poveri larga parte dei cittadini- impiegati, operai e pensionati- che da sempre pagano le tasse e lascia indenne una fascia sociale di ricchi la cui consolidata e praticata propensione alla evasione ed elusione tributaria in questi anni ha sempre ricevuto attestati di comprensione da parte delle forze politiche di governo. Nella manovra a tutto tondo si colloca in particolare la previsione della possibilità di licenziare attraverso modalità che sono, peraltro, anticostituzionali. La gravità della condizione del paese a fronte della inadeguatezza e della estemporaneità delle ricette che a rotazione sono state presentate e ritirate ci fa comprendere le ragioni alla base del ricorso ad un atto, quale è appunto uno sciopero generale che non si decide a cuor leggero. Lo sciopero generale di domani rappresenta uno spartiacque fra chi sostiene il diritto dei cittadini ad avere un paese che riprenda a crescere dando futuro alle nuove generazioni e dignità ai pensionati per il limitato tempo che resta loro da vivere, e quanti pensano di non mettere mano alle cause interne della crisi seguitando a ballare, come si usa dire, nel salone delle feste di prima classe di una Italia/Titanic più marcatamente caratterizzata dall'accentuazione di profonde diseguaglianze sociali esistenti, dalla libertà di licenziare, dalla contestazione dei principi della Costituzione.

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